| Gli antichi greci credevano che un tempo non ci fossero né maschi né femmine, ma che tutte le anime fossero una, prima di essere divise in maschi e femmine. Pensavano che se si fosse ritrovata l’altra metà dell’anima, la compagna dell’anima, allora sarebbe stata l’amante perfetta. Secondo me invece sarebbe come avere un fratello gemello. Perché sarebbe troppo simile all’altra metà dell’anima per poterla considerare un’amante, sarebbe come avere un gemello che si considera un fidanzato. L’altra metà dell’anima, ammesso e non concesso che si ritroverà durante il tragitto della nostra vita, dovrebbe essere almeno in parte diversa, con delle cose completamente oppose rispetto a quelle dell’altra metà, altrimenti non sarebbe la metà, ma una copia. Con questo voglio dire che per trovare una parte della nostra anima, dobbiamo cercare dove non penseremmo mai di farlo, cercare qualcosa di diverso da noi ma al tempo stesso simile, come un puzzle. Solo che i pezzi sono leggermente diversi, più piatti o più alti, a seconda dell’anima di ognuno. Per ogni uomo c’è una sola donna, questo è vero, ma la metà dalla quale la nostra anima si è separata dovrà pur trovare l’altra sua metà, quindi sarebbe come scambiarsi i pezzi, solo facilitando le cose e trovando il giusto equilibrio. Ora chiedo a voi cosa ne pensate, che cosa credete sull’anima e sulla sua gemella, o metà, come volete chiamarla. La cosa che mi incuriosisce, è il fatto che senza l'anima, le persone non avrebbero neanche la coscienza, ma se non avessero la coscienza, avrebbero l'anima? Oppure no? Avrebbero quel fastidioso ronzio che ti dece che stai sbagliando? Oppure se ne fregherebbero?
P.S: Vedimo cosa rispondete, che domande vi fate durante la discussione...( Curiosità massima..^^)
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